"Il fenomeno migratorio nel nostro paese". L´incontro conclusivo.

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"SENZA ZAINO - per una scuola comunità"
www.iscomar.gov.itNotiziepercorso: Home > Notizie > Scuola Secondaria di Crespina06-12-2017 22:04 - Scuola Secondaria di Crespinadi Serena Campani (docente di Lettere presso la scuola media di Crespina, IC Fauglia)
Lunedì 4 Dicembre 2017, presso l´ITC Pacinotti di Pisa, si è svolto l´incontro conclusivo di un progetto svolto in collaborazione tra le classi 2 b e 2 c del Pacinotti e le classi terze della scuola media di Crespina (IC Mariti di Fauglia) incentrato sullo studio del "Fenomeno migratorio nel nostro paese". Il lavoro di ricerca-azione, molto complesso e articolato, era iniziato lo scorso anno scolastico ed è terminato -ma solo provvisoriamente, nella giornata di lunedì, che ha visto coinvolti oltre 100 ragazzi dei due ordini di scuola, una decina di docenti, tra i quali il Prof. Andrea Vento, promotore e organizzatore dell´iniziativa, la dirigente Gabriella Giuliani, Don Armando Zappolini e Sergio Bontempelli.
La mattinata, si è aperta con la lettura dei saluti inviati della dirigente del comprensivo di Fauglia Daniela Pampaloni, e di quelli dell´assessora all´istruzione del comune di Pisa Marilù Chiofalo (le due lettere si possono leggere in appendice all´articolo).
Subito dopo è stato proiettato il docu-film Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore dell´ Orso d´oro al festival di Berlino, e al termine della proiezione sono intervenuti Don Armando Zappolini e Sergio Bontempelli per far riflettere i ragazzi sulle importanti tematiche affrontate. Infine sono stati gli studenti stessi a prendere la parola esponendo i risultati di numerosi lavori di ricerca realizzati su aspetti economici e sociali legati al fenomeno migratorio. Sono intervenuti anche alcuni ragazzi della terza B di Crespina, che hanno relazionato sull´esperienza dell´apprendimento tra pari (peer education) ripercorrendo e commentando il lavoro svolto.
Nel pomeriggio i ragazzi della scuola media hanno inoltre avuto la possibilità di visitare la scuola e di svolgere un laboratorio di cartografia delle migrazioni, approcciandosi con impegno al metodo geografico spiegato loro dal Prof. Vento.
L´iniziativa, che rientra nell´ambito del progetto di Geografia Contemporanea...mente, che gode del patrocinio del Comune di Pisa, ha riscosso grande successo tra dirigenti, docenti, alunni e genitori degli alunni, che non hanno mancato di manifestare il loro entusiasmo ai docenti coinvolti nell´organizzazione del progetto.
Ecco di seguito alcuni commenti dei ragazzi della terza B della scuola media di Crespina:
Ieri ho imparato che...le migrazioni sono un problema attuale e tutt´ora non portato a termine. Questo tema non va sottovalutato dato che per prima cosa gli immigrati aiutano in gran parte la nostra popolazione a livello economico e sociale.
Ho imparato a non disprezzare gli immigrati.
Adesso che abbiamo acquisito le basi dell´argomento non vogliamo abbandonarlo nel corso degli anni.
Vorremmo anche migliorare la situazione...
Dovremmo fare un corridoio umanitario dove le persone che emigrano possono venire in Italia in sicurezza e dare loro un´accoglienza adeguata.
Dovremmo aiutarli ad integrarsi.
Gli immigrati sono una risorsa sia culturale, sia economica e sia sociale per il nostro paese.
Vorrei imparare a non avere più paura...
L´incontro è stato molto divertente ed educativo. E´ stato interessante, ci siamo arricchiti culturalmente e ci siamo divertiti tantissimo.
Ai ragazzi delle scuole medie è piaciuto molto visitare la scuola ed ascoltare i ragazzi più grandi presentare le loro ricerche. Hanno trovato l´istituto Pacinotti bello, accogliente, spazioso, ben organizzato, ben strutturato da un punto di vista di docenti, ed efficiente nell´organizzazione. Insomma, "una scuola che apre diverse strade per il futuro".
I docenti della scuola media di Crespina hanno sottolineato l´alto valore culturale dell´attività (interdisciplinarità e competenze di cittadinanza), unito all´orientamento, quello vero, perché i ragazzi hanno avuto veramente modo di familiarizzare con la scuola e di riflettere meglio sulle loro scelte future.
Ma non finisce qui. Sulla scia delle proposte fatte dagli studenti nascerà un Osservatorio sul Fenomeno Migratorio (che avrà sede fisica nel sito dell´Istituto Pacinotti) e che raccoglierà i lavori realizzati dai ragazzi fino ad oggi e negli anni a venire.Lettera della Dirigente dell´IC Mariti di Fauglia Daniela Pampaloni:Per la professoressa Campani ed i ragazzi della terza B con preghiera di leggere questa nota all´incontro del 4 dicembre 2017 a Pisa
Gentili professori presenti, cari ragazzi,
mi spiace non essere con voi questa mattina ed in particolar modo nel primo pomeriggio quando farete la visita e il laboratorio perché ritengo questa giornata di sintesi di un lavoro iniziato lo scorso anno particolarmente significativa, non solo per il tema affrontato, ma per l´impostazione metodologica del percorso con il quale questo tema è stato affrontato con i ragazzi.
Vorrei soffermare la vostra attenzione su una tappa del percorso: l´incontro dei ragazzi dei due ordini di scuola.
La scuola secondaria di Crespina sta vivendo in questi ultimi anni in una condizione particolare: da una parte un numeroso gruppo di docenti motivati, attenti ai bisogni dei ragazzi, costruttori di una piccola comunità che condivide ´l´idea di scuola´ e dall´altra uno spazio apparentemente decoroso ma angusto e non adatto ad una scuola che fa ricerca perché siamo in un provvisorio immobile di un´area industriale in attesa della nuova scuola che ha purtroppo ancora tempi lunghi di realizzazione.
Fare scuola in queste condizioni ambientali non è facile ma, come si vedrà dal percorso che i ragazzi presenteranno, se la motivazione degli adulti, prima ancora che dei ragazzi, è forte , si fa scuola di qualità in ogni luogo e si permette ai ragazzi di incontrarsi e lavorare insieme superando le difficoltà organizzative che pure ci sono.
L´incontro dei ragazzi delle due scuole è stato significativo per quell´insegnamento tra pari che spesso noi adulti non capiamo e non realizziamo. I più grandi che mettono a disposizione dei più piccoli le loro ricerche, i materiali realizzati e le loro considerazioni sul tema dell´immigrazione e nello stesso tempo i ragazzi della nostra scuola che discutono con loro avendo già raccolto dati e pensieri è un momento di apprendimento significativo che ´può´ modificare atteggiamenti e comportamenti dei ragazzi e degli adulti su temi importanti come quello del diritto alla cittadinanza a partire dalla nascita.
Il nostro istituto ha condiviso il documento di Franco Lorenzoni sulla necessità della legge sullo ius soli che personalmente ho sottoscritto ed anche Papa Francesco ha affermato più volte "E´ Italiano chi nasce e va a scuola in Italia" per cui è giusto che i nostri ragazzi lavorino su questi temi che sono propri di una educazione alla cittadinanza consapevole ed attiva.
Questa settimana è la settimana decisiva per l´approvazione della legge sullo ius soli che dovrebbe arrivare in discussione al Senato, per cui mi fa piacere pensare che anche l´incontro di questa mattina nel quale i ragazzi si raccontano, dia un piccolo contributo all´approvazione della legge e nello stesso tempo sia di esempio per molte altre classi per la costruzione di atteggiamenti e comportamenti in direzione nonviolenta che possono crescere e consolidarsi attraverso l´incontro, lo scambio, il dialogo.
Buon lavoro a tutti voi.
Daniela Pampaloni
Lettera dell´Assessora all´Istruzione del Comune di Pisa Marilù ChiofaloCare Ragazze e Ragazzi, gentili Docenti,
Mi trovo negli Stati Uniti per il mio lavoro di ricerca in fisica, in un periodo che ho dovuto incastrare tra le lezioni universitarie del primo semestre e la discussione del bilancio in Comune di Pisa, un periodo che purtroppo coincide con l´evento finale di oggi, al quale non potrò dunque partecipare. Avevamo pensato con il mio mite e "uraganico" amico Professor Andrea Vento, di rimediare attraverso una connessione skype, ma per motivi tecnici non sembra possibile. D´accordo con Andrea, abbiamo pensato che una lettera alla vecchia maniera potesse svolgere la medesima funzione, e dunque eccomi qui.
Desidero condividere con voi una riflessione sul perché il percorso che avete condotto sia urgente, e perché questa sia legata sia all´opportunità e importanza del tema, sia al tempo cronologico che viviamo, qui e adesso. Sull´urgenza cronologica credo che non vi siano dubbi. Alcuni esempi. Il primo. Pochi giorni fa a Como un gruppo di skinheads ha fatto irruzione nella riunione di una associazione che si occupa di inclusione di migranti, costringendo le persone presenti ad ascoltare letture dell´altro mondo. Intendo dire che se qualcuno, oggi, richiama e per di più in modo dispregiativo il termine "razza" riferendosi ad un gruppo per persone migranti - come è stato fatto in quelle letture -io vedo solo due possibilità: o sta parlando della razza di un altro Pianeta in questo Universo, oppure della razza di un altro pianeta Terra in un fantascientifico Universo parallelo. Il leader di uno dei partiti che siede in Parlamento ha etichettato questa azione come una cosa da ragazzi. Ecco, io credo che un tale accadimento sia un insulto alla Costituzione, per la quale milioni di persone hanno pagato un prezzo che nessuno dovrebbe pagare, quello della propria vita, per consegnarci un Paese democratico, libero, e giusto. In effetti non è proprio sempre democratico, libero, e giusto, ma le regole del gioco lo sono, e l´impegno di ciascuno di noi può fare la differenza affinché lo sia sempre e davvero. Il secondo esempio. Da anni ormai il Mediterraneo ("Mare Nostrum") è un cimitero di migliaia di persone che hanno intrapreso viaggi della disperazione con il sogno di una vita migliore. Ecco, io credo che questo fatto sia semplicemente disumano, come disumani erano i campi di sterminio nazisti e le leggi razziali fasciste che furono firmate a San Rossore il 5 Settembre 1938: una storia di fronte alla quale la nostra Città ha un profondo debito da saldare. Terzo esempio. Ai nostri banchi di scuola siedono studenti nati in Italia da genitori non nati in Italia, studenti che parlano italiano (rischiando peraltro di non saper più parlare la lingua di origine della propria famiglia), studiano e dunque incrementano la ricchezza più grande che un Paese possa avere, cioè la conoscenza di idee sviluppate da altri prima di noi e la capacità di inventarne di nuove (articolo 3 della Costituzione). Sono studenti che si sentono e sono italiani a tutti gli effetti, ma sono cittadine e cittadini italiani a metà: significa che fanno il proprio dovere di italiani ma non godono dei diritti degli italiani. Comodo per gli italiani nati in Italia, vero? Similmente per i loro genitori, che con il loro lavoro incrementano la ricchezza anche materiale del nostro Paese (articolo 1 della Costituzione), pagano le tasse che servono anche per far funzionare scuole e ospedali per tutti, ma non godono dei medesimi diritti degli (altri) italiani. Ecco, io credo che una tale condizione sia semplicemente incivile prima ancora che ingiusta. E sia anche poco intelligente nella pratica, perché non fa fruttare appieno le risorse del Paese. Qui negli Stati Uniti per esempio mi è impossibile trovare, in un luogo che sia privato o pubblico non importa, più di due persone con la stessa origine culturale o comunque nate nello stesso Paese: gli USA sono un Paese che ha fatto delle migrazioni la sua ricchezza anche materiale, anche superando la disumanità della segregazione culturale con la straordinaria leadership e ispirazione di uomini e donne come Martin Luther King e Rosa Parks. Oggi, la nuova Amministrazione degli Stati Uniti (quella del Presidente Trump) cerca di fare seri passi indietro sulle leggi e sulla pratica di cittadinanza.
All´urgenza cronologica si aggiunge quella dell´importanza del tema. Discutere di migrazioni significa comprendere il modo diseguale con il quale le risorse del Pianeta sono distribuite, per mano della Natura in alcuni casi ma nella maggior parte dei casi per mano dell´Umanità, significa comprendere il modo di intendere la ricchezza di un Paese, la capacità di accogliere invece di segregare, discernere invece di discriminare, avere fiducia invece di paura e curiosità invece di diffidenza, praticare solidarietà invece di indifferenza, amore invece di odio. In una parola, si tratta di misurare la nostra umanità, darle un nome, e praticarla nelle azioni quotidiane, dalle più normali alle più eroiche. Le parole e i fatti di Papa Francesco, sempre più frequenti e urgenti negli ultimi mesi, a questo riguardo, sono emblematici. Parole autorevoli perché precedute e seguite da fatti. In questi mesi ascoltiamo il termine "migrazione" sistematicamente in una equazione con "criminalità" e "violenza sulle donne". Ecco, la matematica, o meglio la logica si rivoltano. Nell´insieme di coloro che sono nati in Italia ci sono cittadini/e esemplari, come ci sono criminali e violentatori. Lo stesso vale per l´insieme di coloro che non sono nati in Italia. I dati di fatto, tradotti in percentuali, non mostrano alcuna correlazione. Ma a qualcuno questa falsa correlazione serve per non pensare, magari per pigrizia mentale. Oppure per seminare paura e discredito, diffidenza e odio, magari per un posto in Parlamento.
Questi sono alcuni dei motivi per cui ritengo il percorso che avete condotto di grande importanza per accendere la luce del pensiero critico e dello spirito, e per questo desidero esprimere la profonda gratitudine dell´Amministrazione Comunale e mia personale per l´impegno, la passione, la competenza, e l´umanità con la quale avete agito, docenti e studenti, studenti più grandi e studenti più piccoli, per far crescere in pensieri e in atti la nostra piccola-grande comunità. Ringrazio di cuore i relatori della giornata conclusiva di oggi (permettetemi in particolare un abbraccio a Don Armando, "un prete come Francesco", lui vi spiegherà). Così come ringrazio di cuore i e le Docenti che hanno coordinato questo lavoro, e le due Dirigenti Scolastiche D.ssa Gabriella Giuliani e D.ssa Daniela Pampaloni, perché per una impresa come la vostra serve la condivisione di un alto sistema di valori e una forte volontà e capacità organizzativa, non scontate in tempi difficili come questo.
Auguro a tutte e a tutti voi una giornata ricca di riflessioni e intensa per l´intelletto e per il cuore, dalla quale trarre energia per la prossima avventura UDA in verticale che, conoscendo le persone che hanno animato questa, ne sono certa, non mancherà.
Un abbraccio,
Marilù Chiofalo

Fonte: Serena Campani

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